DONI SOSPESI LOTTERIA NO PONTE

Di seguito puoi trovare i premi assegnati ai numeri assenti al momento dell’estrazione! Se sei tra questi fortunelli passa il 23 ottobre! Sennò finirá tutto nella prossima asta benefit che certamente non ci faremo mancare! 😈

Cuoricini a tutte le collettive, alle banchettare e alle distro complici e solidali che hanno contribuito alla strabiliante lotteria NO PONTE! 💘

GUI, ANDRE E BAK LIBERX!

DUE ANNI DI MONDI SENZA CHIEDERE PERMESSO

Stiamo ancora volando. ❤️‍🔥 🏴‍☠️

✨ Grazie a tutte le persone che rendono possibile questo momento prezioso in città e in quartiere, grazie a tutti i banchetti e a tutte le distro ostinate che sostengono, proteggono e difendono questo spazio da due anni. Grazie a tutte le musiciste, i sound, i/le tecniche del suono, i matti e le matte, le amichetek e gli amicitek, ai collettivi, alle collettive e ai/alle compagnx che ogni volta mettono qualcosa di sé per far si che questa magia accada.

🖤 Abbiamo festeggiato due anni con la solidarietà che ci sta più a cuore, contro il proibizionismo, contro ogni galera, contro tutte le opere con cui saccheggiano e devastano i nostri territori, contro il 41bis, accanto ad Alfredo, accanto a Gui, Andre e Bak, dalla parte di tuttx le inguaiatx in lotta contro questo mondo di merda, colpitx dalla repressione.

🔥 Un’avventura iniziata ventiquattro mesi fa dopo il patto sulla sicurezza siglato tra Lepore e Piantedosi che ha inaugurato una nuova fase del processo di militarizzazione in Bolognina, e che ancora oggi continua, spinta dall’urgenza di non lasciare le strade al capitalismo, alle guardie e al decoro.

❤️‍🔥 Grazie ai The Jackson Pollock band, che sanno scatenare le furie, grazie a Digiuno, cuore pulsante sempre presente, a DJ TryCatch e Daddi, grazie ai Bes Non Certificati e ai Fratelli del Castello, con la loro molestaggine sempre pronta a sostenerci, grazie ai Fass Badda, che combattono a Saronno gli stessi processi di gentrificazione e devastazione che viviamo qui, a Joaquim Merdavic, che con la sua energia anche questa volta ha saputo prenderci a schiaffoni, grazie a Krust, che infine ci ha fatto saltare. È stato un gran compleanno! 🎂

💥 Grazie a tutte le compagne che allestiscono, caricano, scaricano, grazie a tuttx quellx che cucinano, puliscono, montano e smontano! Agli spazi, alle furghe ribelli e tuttx quellx che compaiono ad aiutare e supportano in ogni modo!

🏴‍☠️ Senza Chiedere Permesso è uno spazio ma anche un’idea, un principio, una tensione che non vorrebbe accontentarsi di un giorno al mese e che non si esaurisce al giovedì! Non vogliamo creare un “momento alternativo” ma contribuire ad altre visioni e possibilità, partendo dai nostri bisogni e desideri. Anche tutti gli altri giorni della settimana aspettano di essere riempiti di banchetti, musica, distro e solidarietà che non ha bisogno di chiedere il permesso!


P. s. Se hai foto e video di questi due anni di sbanchettate scalmanate che vuoi condividere, scrivici e inoltraci i tuoi materiali!
mercatino@autoproduzioni.net


SABATO 11 OTTOBRE… 2 ANNI SENZA CHIEDERE PERMESSO!

BOLOGNA: DUE ANNI SENZA CHIEDERE PERMESSO


Fuori il programmone!

Ehi ehi! Piccioni, ratti, scheletri e lucertole, siete prontx? Ci vediamo sabato 11 ottobre dalle 15 al parchetto tra via Fioravanti e via Delfino Insolera, in prossimità del campo da basket, per festeggiare insieme due anni di autogestione Senza Chiedere Permesso!

🏴‍☠️ Dalle 15:00 allestimento, birrette fresche, drink e microfono aperto, aggiornamenti su lotte e repressione in città e dintorni.

💥 Dalle 16:00 Laboratorio di costruzione casse KAMICAB. Barricata sonora altamente infiammabile <3
Il progetto nasce dalla necessità di escogitare nuove strategie per resistere alla morsa repressiva che negli ultimi anni si accanisce su chi crea spazi e momenti di autogestione. Se la nuova legge antirave minaccia gli spiriti ribelli con la confisca dell’impianto, intimidendo l’iniziativa e scoraggiando la partecipazione, il kamicab si presenta come alternativa sostenibile, economica e combattiva per chi non intende retrocedere. Workshop by Player Unknown Collective.

😈 Dalle 17:00 Vandalismo grafico che passione! Laboratorio di stencil d’assalto.

🦋 Dalle 18:00 Milion Marijuana March: verso la street antiproibizionista dell’8 novembre a Roma.
Dalla “guerra alla droga” al decreto anti-rave, passando per il decreto Caivano fino alle modifiche al codice della strada e al decreto sicurezza, chiacchierata antiproibizionista con il Lab57 sulle mobilitazioni che si terranno a Roma il 7 e l’8 novembre in risposta alla conferenza sulle droghe del governo Meloni.

🖤 Dalle 19:30 Cena benefit per sostenere i/le compagnx colpitx dalla repressione a Bologna a seguito della mobilitazione in solidarietà ad Alfredo Cospito in sciopero della fame, contro la tortura del 41-bis e l’ergastolo ostativo.

🔥 Dalle 21:00 Estrazione GRANDE LOTTERIA BENEFIT NO PONTE! Una lucertola e uno scheletro sono prontx per farci volare! Biglietti già in distribuzione! Complici e solidali con Gui, Andre e Bak!

🧨 🎶 Dal pomeriggio fino a sera con noi:

  • Dalla valle la crew ciminiera Bes Non Certificati ft Fratelli del Castello
  • Fass Badda Rap antifa da Saronno
  • Digiuno con DJ TryCatch e Daddi Rap da Santilio
  • Joaquim Merdavic, Hard sounds x hard lyrics
  • The Jackson Pollock, live. Comburente dall’innesco assicurato, formato garage punk
  • Krust. Outlawerz organization. Vinili tekno

✉️ Tutto il giorno cassetta della posta complice e solidale attiva: rompiamo il muro di isolamento che ci divide tra dentro e fuori, scriviamo ax compagnx in carcere e alle prigionierx.

NO AL PONTE SULLO STRETTO
PALESTINA LIBERA
FUOCO ALLE GALERE

E ricordiamoci sempre che…
IL PROIBIZIONISMO UCCIDE!


DIFFONDI IL MESSAGGIO

SENZA CHIEDERE PERMESSO FEBBRAIO 2025

Giovedì 6 febbraio 2025 sedicesima edizione!

Dalle 17 si aprono le danze: allestimento del mercatino, birrette e microfono aperto.

Dalle 19:30 chiacchiere e riflessioni a partire dall’opuscolo “NON È FORSE QUESTA GUERRA?” con alcunx compagnx sicilianx. Dal progetto ponte, alle “smart cities” sino agli interessi che si cuciono sui corpi reclusi, migranti, arginati, carcerati. Un opuscolo per condividere saperi e percorsi di significazione verso una più fitta condivisione di pratiche, per un’azione sempre più di massa e sempre meno mediata da strutture di delega e rappresentanza.
L’occasione vuole anche essere un invito ad individualità, collettivi, affinità, lotte territoriali e libidiche alla prossima mobilitazione NoPonte che attraverserà le rive dello Stretto nel periodo carnevalesco. Un invito all’incontro di pratiche e pensieri perché tuttx lottiamo contro lo stesso “gelido mostro”.

Dalle 20:30 cena per sostenere il progetto di una casa aperta, complice e solidale nelle prealpi varesine. Difendiamo dal pignoramento e dalle more spazi amici dove esprimerci, ritrovarci e organizzarci, fuori delle pressioni e dalle logiche del sistema.

Con noi dal pomeriggio Equal Rights Forlì, distribuzione di materiale antispecista e non solo (libri, opuscoli, musica, magliette, etc.) dal 1996

A scaldarci come di consueto caldo vin brulè benefit prigionierx e inguaiatx!

Distro e banchetti come se non ci fosse un domani, musichette fino a mezzanotte

UNDICESIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA “SENZA CHIEDERE PERMESSO”

Giovedì 5 settembre come di consueto in Bolognina, al parchetto tra via Fioravanti e via Delfino Insolera, in prossimità del campo da basket:

Dalle 17:00 allestimento del mercatino, birrette fresche e microfono aperto. Porta la tua distro, il tuo banchetto (luci e prolunghe se ne hai).

Dalle 18:30 piccolo laboratorio di stencil!

Dalle 19:30 chiacchiera con i Sollevamenti della terra di ritorno dalla marcia contro le opere inutili e imposte.

A seguire cena eco-facinorosa benefit Don Bosco e musichette!

Nuove serigrafie e stampe in arrivo 🔥


IL PARCO DON BOSCO CHE COMBATTE [22 GIUGNO]

Invitiamo tuttx lx banchettarx scalmanatx, le artigiane bandite, i riciclatori resistenti, le coltivatrici eretiche, le senzapatria ostinatx, gli artistx ribelli, le ambulanti sconvenienti, le musiciste abusive e tutta la Bologna meticcia, anticapitalista, resistente, solidale, antifascista, antisessista e antirazzista che conosciamo, a sostenere questa giornata al parco Don Bosco!

Distro, banchetti, serigrafie, musichette, microfono aperto, aggiornamenti su lotte e repressione in città e aperitivo benefit per sostenere le spese legali di chi è statx colpitx dalla repressione nella lotta per salvare il parco!

IL PARCO DON BOSCO NON SI TOCCA!

IL PARCO DON BOSCO CHE COMBATTE

Sabato 22 giugno al Parco Don Bosco: distro, banchetti, serigrafie, musichette, microfono aperto e aggiornamenti su lotte e repressione in città.

Dalle 13 pranzo bellavita e convivialità: organizziamo l’allestimento della giornata.

Dalle 16 chiamata alle distro e ai banchetti, porta il tavolo, il gazebo, le luci e cosa vorresti trovare.

Dalle 18:00 aperitivo benefit contro la repressione della lotta per salvare il parco.

Dalle 19:30 serigrafia al parco! Porta le tue stoffe, le tue magliette.

Autoproduzioni, chiacchiere, musica e autogestione!⁩

 

DOMENICA 10 MARZO AL PARCO DON BOSCO

DOMENICA 10 MARZO AL PARCO DON BOSCO 🌱❤️

Dalle 10:30 mercato con alcuni produttori del Mercato Contadino e autoproduzioni, distro e banchetti, Senza chiedere permesso.

Alle 12 pranzo bellavita vegan

Alle 14 campionato intergalattico di Mölkky

Alle 17 chiacchiera: MATTX COME CAVALLX. L’animalizzazione tra antipsichiatria e antispecismo.

Prodotti contadini, balli, autoproduzioni, chiacchiere, musica, giochi, DIY e autogestione.

IL PARCO DON BOSCO NON SI TOCCA

“SENZA CHIEDERE PERMESSO” AL PARCO DON BOSCO

[Aggiornamento: causa pioggia, terreno bagnato e imprevedibilità meteo, l’edizione straordinaria del mercatino SENZA CHIEDERE PERMESSO al Parco Don Bosco prevista per oggi è rimandata! Attenzione, non è annullata! Sarà
ricalendarizzata quanto prima!]

EDIZIONE STRAORDINARIA!!

MERCOLEDì 28 FEBBRAIO invitiamo il mondo delle autoproduzioni e del DIY a sostenere il presidio permanente al Parco Don Bosco con un fantasmagorico mercatino solidale!

Dalle 17 allestimento del mercatino, birrette e cibarie per sostenere la resistenza al Parco. Dalle 19 chiacchiera sull’impatto dell’inquinamento in città.

In esposizione la mostra “Una riqualificazione spietata”. Musichetta e convivialità fino le 23.

Al Parco Don Bosco a Bologna, angolo via Fani/via Serena.

In caso di pioggia l’iniziativa sarà ricalendarizzata quanto prima!

UNA RIQUALIFICAZIONE SPIETATA

Di seguito un contributo contro la riqualificazione del Parco Don Bosco e delle Scuole Besta a Bologna.

Impossibile non incontrarsi nella solidarietà contro la riqualificazione del Parco Don Bosco e delle Scuole Besta:

Parliamo di oltre 18 milioni di euro per abbattere decine di alberi ad alto fusto, distruggere la fauna presente, demolire la scuola esistente e ricostruirne una nuova accanto – “green” – asfaltando il parco. Un vero capolavoro.

La cementificazione del parco Don Bosco è il volto di una città che non guarda in faccia a nessuno: abitanti, insegnanti, ex insegnanti, genitori di alunnx ed ex alunnx, associazioni.

Non servono grandi analisi, il grido delle Scuole Besta in lotta è inequivocabile: l’edificio più green è quello che è già in piedi.

Nell’audio “Gli alberi parlano” (Parco Don Bosco)

Rendering delle nuove Scuole Besta

L’uso strumentale della retorica green, della cooperazione, della partecipazione e dell’inclusione, si schianta con le rivendicazioni di chi gli spazi li vive dal basso.

Non si può accettare in nessun modo la devastazione di un parco frequentato e amato da tuttx gli/le abitanti del quartiere, e la conseguente distruzione di uno dei pochi polmoni verdi nella sempre più cementificata zona Fiera, dove l’aria che si respira è tra le più inquinate d’Europa.

Un progetto, la nuova scuola, in cui si ostentano paroloni come “innovazione scolastica”, “pedagogia cooperativa”, “pedagogia laboratoriale”, quando l’operazione rappresenta un passo indietro non solo per quanto riguarda la sostenibilità e l’impatto ambientale ma anche dal punto di vista didattico: contrariamente alla scuola attuale – progettata alla fine degli anni ’70 con il lavoro congiunto di architetti, pedagogisti ed insegnanti – il nuovo progetto prevede una struttura rigida con aule e corridoi, senza quegli ambienti di espansione delle aule per attività di gruppo e lezioni flessibili, e senza la proiezione delle aule verso il giardino e l’esterno, che caratterizzano l’attuale scuola. Un’operazione che comporterebbe un significativo peggioramento della fruizione degli spazi, della didattica, della vivibilità della scuola e della salubrità degli ambienti per alunnx e insegnanti.

Un edificio che secondo la stesse leggi di chi governa dovrebbe essere tutelato in quanto bene artistico, storico e culturale, come avvenuto per un’altra scuola della stessa architetta, e su cui dovrà pronunciarsi la Soprintendenza ai beni culturali a febbraio.

Se è vero che le scuole Besta necessitano di lavori a causa dei deterioramenti subiti nel corso degli anni, della mancata manutenzione, degli adeguamenti alle normative antisismiche, della scarsa efficienza energetica, è vero anche che non c’è nessun motivo valido per abbatterle e non ristrutturarle.

Vi sono inoltre errori procedurali sui cui l’amministrazione sta tentando di glissare e che potrebbero ostacolare l’ignobile proposito demolitore. Il comitato nato a difesa del parco e della scuola, studiando le carte del progetto, ha scoperto che «per l’erogazione dei fondi del PNRR […] è necessario rispettare il cosiddetto principio DNSH, Do Not Significant Harm, ovvero “non arrecare danni significativi all’ambiente”. Un principio tecnico che deve essere contenuto in una relazione specifica. “Ma la relazione allegata alla delibera di approvazione del progetto non dimostra nulla — dice il comitato — perché è̀ stata utilizzata una scheda sbagliata della specifica Guida operativa del ministero dell’Economia e della Finanza, ovvero la scheda 2 delle ristrutturazioni invece della scheda 1 relativa ai nuovi edifici da costruire e interventi di demolizione e ricostruzione».

Mentre l’amministrazione cerca di convincere la cittadinanza della bontà dell’impresa parlando di rigenerazione dell’area verde nella zona di demolizione – quando è noto che questi suoli non si rigenerano con la bacchetta magica – nel progetto compare – magia, questa si! – la possibilità di destinare parte dell’area ad un eventuale parcheggio, qualora la vicina Fiera ne avesse bisogno.

Siamo convinte che non c’è ecologismo senza anticapitalismo e lotta di classe.

Capitalismo e violenza istituzionale sono due facce della stessa medaglia, una ricetta che la giunta PD ha imparato a vendere bene grazie a strategie di comunicazione e marketing di tipo aziendale.

Non si può guardare alla riqualificazione del parco Don Bosco senza inserirla nel processo che vede coinvolto in egual modo l’arrivo dell’alta velocità e la costruzione della nuova stazione, la Trilogia Navile, la Tettoia Nervi, l’opera di Giulia Srl e delle P Tower, il complesso Unipol, gli Student Hotel, le operazioni speculari in Cirenaica e nel quartiere San Donato, il Tecnopolo, la riqualificazione del polo fieristico, Fico, il People Mover, il Tram, il Passante di Mezzo.

Una città lanciata in corsa sul podio del prestigio europeo, lo stesso “prestigio” che determina un aumento generalizzato del costo della vita, che devasta pianure, Appennini e montagne, e che fonda le sua ricchezza su lavoro sfruttato e alienato.

Scelte politiche precise volte a una turistificazione selvaggia del territorio, che si abbattono sistematicamente su chi vive già discriminazioni di classe, genere e cittadinanza, creando terreno fertile per le destre xenofobe, pronte a raccogliere consenso cavalcando malcontento, paure e stereotipi.

Se a livello internazionale massacri, guerre e genocidi si intensificano, a livello locale aumenta lo sfruttamento, il disciplinamento e il controllo sociale: in ogni città le lotte per l’abitare e per la casa, così come quelle ambientaliste ed ecologiste, vengono duramente represse. La scuola, divenuta territorio di conquista militare, mostra sempre più il suo volto di agenzia al soldo del potere, volta a selezionare la nuova classe dirigente e la nuova classe da sfruttare. Ciò che rimane della sanità pubblica e territoriale viene inesorabilmente smantellato e privatizzato, per privilegiare paradigmi discrezionali di stampo classista e autoritario. Dentro le carceri, nei cpr, alle frontiere, si muore, mentre all’esterno vivere diventa sempre più difficile per moltx.

Una realtà in cui emerge sempre più evidente la necessità di sovvertire l’esistente e lottare!

SPECULAZIONE, PROFITTO E CEMENTO:
COMBATTEREMO CONTRO OGNI ABBATTIMENTO!

CON IL PARCO DON BOSCO E LE SCUOLE BESTA IN LOTTA,
CONTRO LA CITTÀ VETRINA

Versione del testo stampabile qui ->  UNA RIQUALIFICAZIONE SPIETATA


Link utili:

https://www.wumingfoundation.com/giap/2023/12/balle-green-scuole-besta/

https://sollevamentiterra.noblogs.org/post/2023/12/13/chiacchiere-con-il-comitato-scuole-besta/

https://www.bolognatoday.it/cronaca/pnrr-via-conoscenza-bolognina.html


Le immagini nel testo con quelle “creature strane” sono tratte dal film “Guida Galattica per autostoppisti” ispirato al romanzo di Douglas Adams del 1979.

Per fare posto ad una superstrada alcune ruspe minacciano di demolire la casa di Arthur Dent; ma la sorte dell’abitazione di Arthur Dent è niente rispetto a quanto sta per accadere a tutto il pianeta: una flotta spaziale Vogon è pronta a demolire la terra per conto dell’Ente Galattico Viabilità, per far posto ad una nuova superstrada iperspaziale.

POPOLO DELLA TERRA, ATTENZIONE, PREGO. QUI PARLA LA COMMISSIONE PER LA PIANIFICAZIONE DELL’IPERSPAZIO GALATTICO. I PIANI DI SVILUPPO DELLE ZONE PERIFERICHE DELLA GALASSIA RICHIEDONO LA COSTRUZIONE DI UNA SUPERSTRADA IPERSPAZIALE ATTRAVERSO IL VOSTRO SISTEMA STELLARE. IL CHE RENDE SFORTUNATAMENTE NECESSARIA LA DEMOLIZIONE DI ALCUNI PIANETI TRA CUI IL VOSTRO. I LAVORI AVRANNO INIZIO IMMEDIATO E DURERANNO CIRCA DUE MINUTI TERRESTRI. GRAZIE.

I Vogon, le creature rappresentate nelle foto, sono ottusi burocrati zelanti che senza un ordine in triplice copia spedito, ricevuto, verificato, smarrito, ritrovato, soggetto a inchiesta ufficiale, smarrito di nuovo ed infine sepolto nella torba per tre mesi e riciclato come cubetto accendifuoco, non alzerebbero un dito per salvare nemmeno la propria nonna.
 La maggior parte dei Vogon è impiegata negli uffici della burocrazia galattica e nella Flotta costruzioni Vogon, un lavoro che permette loro di vivere una vita socialmente accettabile pur seminando distruzione nell’universo.

Per chi fosse curiosx di leggere l’incipit del testo -> QUI