SETTIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA “SENZA CHIEDERE PERMESSO”


SENZA CHIEDERE PERMESSO GIOVEDÌ 2 MAGGIO

Dalle 17 allestimento del mercatino, musica, cibarie e birrette.

Dalle 19:30 presentazione della rivista “Altered States”, progetto dedicato alla divulgazione di informazioni su sostanze e stati modificati di coscienza.

Dalle 20:30 cena mutuo aiuto antipsi

Dalle 21 concerto con i The Jackson Pollock!

…CICLOTTERIA VERSO LA CIEMMONA

Attenzione. Da questo giovedì il mercatino si sposta al parchetto! Porta tavolo, gazzebo, luci, prolunghe e cosa vorresti trovare. Non ci scusiamo per il disagio.

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SESTO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA “SENZA CHIEDERE PERMESSO”



SENZA CHIEDERE PERMESSO, GIOVEDÌ 4 APRILE IN BOLOGNINA “KE EL VIENTO SE VUELVA HURACAN”

Per la 6° edizione del mercatino, presentazione del fumetto “RIVOLTA!”,
una testimonianza dal Chile del 2019, con l’autore Slider Nama.

Il fumetto parla della rivolta cilena iniziata il 18 Ottobre 2019, periodo in cui Slider viveva a Santiago. L’aumento del prezzo dei trasporti fu la miccia che accese la rabbia della popolazione cilena nelle piazze e nelle strade delle città, in un contesto di sistematico saccheggio di risorse naturali, siccità, furto dell’acqua, privatizzazioni, mancanza di politiche sociali, attacco ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, repressione poliziesca e militare.

Presentare questo fumetto è anche l’occasione per parlare di quanto recentemente accaduto: il 2 febbraio 2024 si è scatenato un mega incendio nella regione di Valparaiso in Cile. Sono 4777 le case colpite. La metà dei quartieri rasi al suolo dal fuoco fanno parte delle “tomas de terreno” cilene: territori occupati e sempre difesi dalla popolazione, dai tempi della dittatura ai più attuali governi neoliberali. Gli incendi – dolosi – sono un business per le imprese forestali ed immobiliari poiché non esistono leggi che proteggono i suoli incendiati. In periferia oggi, come durante le rivolte, si stanno organizzando tante “ollas comunes” (tradotto una pentola di zuppa per 200 persone) per chi ha perso la casa negli incendi.

Parte del ricavato della serata andrà a sostenere Vina del Mar in Valparaiso, colpita dall’incendio.

Programma:

Dalle 17 allestimento del mercatino, musica, birrette e microfono aperto.

Dalle 19:30 presentazione di “Rivolta!”, con l’autore Slider Nama.

Dalle 20:30 cena con il Vascello Vegano benefit per la Cassa Antirepressione Capitano A.C.A.B.

Dalle 21 Concerti rap/hip-hop con Slider e Los Bandidos Recordz

 

DOMENICA 10 MARZO AL PARCO DON BOSCO

DOMENICA 10 MARZO AL PARCO DON BOSCO 🌱❤️

Dalle 10:30 mercato con alcuni produttori del Mercato Contadino e autoproduzioni, distro e banchetti, Senza chiedere permesso.

Alle 12 pranzo bellavita vegan

Alle 14 campionato intergalattico di Mölkky

Alle 17 chiacchiera: MATTX COME CAVALLX. L’animalizzazione tra antipsichiatria e antispecismo.

Prodotti contadini, balli, autoproduzioni, chiacchiere, musica, giochi, DIY e autogestione.

IL PARCO DON BOSCO NON SI TOCCA

“SENZA CHIEDERE PERMESSO” AL PARCO DON BOSCO

[Aggiornamento: causa pioggia, terreno bagnato e imprevedibilità meteo, l’edizione straordinaria del mercatino SENZA CHIEDERE PERMESSO al Parco Don Bosco prevista per oggi è rimandata! Attenzione, non è annullata! Sarà
ricalendarizzata quanto prima!]

EDIZIONE STRAORDINARIA!!

MERCOLEDì 28 FEBBRAIO invitiamo il mondo delle autoproduzioni e del DIY a sostenere il presidio permanente al Parco Don Bosco con un fantasmagorico mercatino solidale!

Dalle 17 allestimento del mercatino, birrette e cibarie per sostenere la resistenza al Parco. Dalle 19 chiacchiera sull’impatto dell’inquinamento in città.

In esposizione la mostra “Una riqualificazione spietata”. Musichetta e convivialità fino le 23.

Al Parco Don Bosco a Bologna, angolo via Fani/via Serena.

In caso di pioggia l’iniziativa sarà ricalendarizzata quanto prima!

Quinto appuntamento della rassegna “SENZA CHIEDERE PERMESSO”

INTERSEZIONI STUPEFACENTI

Giovedì 7 marzo 2024 SENZA CHIEDERE PERMESSO presentazione del testo di Tobia D’Onofrio e Massimo Lorenzani “GUIDA STUPEFACENTE. Autoregolazione e riduzione dei rischi da uso di sostanze.

Ridurre i rischi da uso di droghe con le stupefacenti armi dell’informazione e della consapevolezza. Dall’alcol al tabacco, passando per i funghi allucinogeni, tutto quello che dovreste sapere prima di voler assumere una sostanza psicoattiva.

Programma della giornata:

Dalle 17:00 allestimento del mercatino, birrette, cibarie, consueto vin brulè benefit inguaiatx con la legge e microfono aperto!

Dalle 19:30 in diretta con Radio Spore presentazione, con gli autori Tobia D’Onofrio e Massimo Lorenzani, di “GUIDA STUPEFACENTE. Autoregolazione e riduzione dei rischi da uso di sostanze”.

A seguire cena per sostenere il Lab57 – Laboratorio Antiproibizionista di Bologna, e l’attività delle RDR autogestite.

Infine musichette e proiezioni moleste.

L’antiproibizionismo ci riguarda tuttx!

Quarto appuntamento della rassegna “SENZA CHIEDERE PERMESSO”

DO IT YOURSELF – LET’S DO IT TOGETHER

In direzione ostinata e contraria sfidiamo il freddo e invitiamo tuttx a scaldarci dandoci da fare con autoproduzioni e DIY!

Giovedì 1 febbraio Senza Chiedere Permesso allestiremo un laboratorio di cucito e serigrafia! Porta le tue maglie, le tue stoffe, i tuoi colori, la tua fantasia, noi qualche sorpresa la avremo! Cuciremo borsine da serigrafare, stamperemo spillette e molto altro!

Invitiamo tuttx le banchettare a farsi avanti, a portare arti e mestieri in strada, per conoscerci facendo, provando, toccando, sporcandoci insieme.

Dalle 17 allestimento del mercatino, consueto vin brulé caldo benefit inguatx con la legge, birrette, cibarie e microfono aperto per aggiornamenti su Bologna e oltre.

Dalle 18 laboratori randagi.

A seguire suoni animali con Fremen e dj set!

In un contesto di “controlli ad alto impatto” e violenta militarizzazione diventa ancora più importante vivere il quartiere e moltiplicare i momenti in strada!

Per una bolognina anticapitalista, meticcia, solidale, antirazzista, antisessista e antifascista.

Terzo appuntamento della rassegna “SENZA CHIEDERE PERMESSO”

Giovedì 4 gennaio 2024 SENZA CHIEDERE PERMESSO al Mercatino autogestito del riuso e della autoproduzioni in Bolognina:

Dalle 17 allestimento del mercatino, vi aspettiamo con le vostre creazioni e i vostri banchetti!

Alle 18:00 aggiornamento dal Parco Don Bosco e dalle Scuole Besta in lotta.

Alle 18:30 FREE ALL ANTIFAS: Presentazione del corteo nazionale antifascista a Milano del 13 gennaio + aggiornamenti sulla repressione delle antifasciste e degli antifascisti coinvolti nei fatti di Budapest

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Dalle 19:30 Marina Girardi presenta il LUNARIO DELLE TANE 2024, intonando canzoni lunatiche uscite dal bosco.

Alle 20:30 SFILATA delle befane ANTIFA degenere.

Cena a cura del Coordinamento Antirazzista.

A seguire musica con Dj Abdi!

Birrette, leccornie e vin brulé benefit!

Inauguriamo il nuovo anno insieme all’insegna dell’antifascismo

Se vuoi esporre porta luci, prolunghe, tavolo, gazebo e cosa vorresti trovare. Se hai sedie in più sono benvenute. Se hai teli, tappeti o cose utili per arricchire l’area bimbi, portali! Se hai idee scrivi o passa a trovarci!

La bolognina a cui ci rivolgiamo è anticapitalista, antisessista, antirazzista e antifascista.


Qui un’intervista su Radio città Fujiko ad una compagna sulla condizione di Ilaria, reclusa in carcere in Ungheria da dieci mesi.

Qui un’intervista su Radio Ondarossa ad un compagno a Milano.

Qui un’intervista su Radio Onda d’Urto a Eugenio Losco, legale di Ilaria e Gabriele.

Di seguito la chiamata antifascista del 13 gennaio a Milano.

CALL FOR BEFANE ANTIFA DEGENERE


🧹 CALL FOR BEFANE ANTIFA DEGENERE 🧹

Il mercatino di giovedì 4 gennaio si avvicina ed il programma è in arrivo, intanto non perdiamo tempo e lanciamo questa imprevedibile sfilata!

❤️🔥 NON LA SOLITA BEFANA! 🔥🖤

Non tuttx sanno che nel 1928 i fascisti si impossessarono della festività della Befana. Nel 1929 per contrastare la Befana fascista nacque la Befana rossa, un’occasione per celebrare quell’alterità sociale che si fa carico delle promesse e dei sogni collettivi.

Il 4 gennaio invitiamo perciò tuttx le befane e i befani antifascistx e dissidentx, grandi e piccinx, al mercatino: le befane si preparano! Vi invitiamo a sfoggiare i vostri migliori outfit per la sfilata più sfacciata e partigiana della storia!

Un’improbabile giuria voterà il miglior vestito! La befana più degenere vincerà una calza gigante!

Come funziona?

Durante il mercatino vieni ad iscriverti al banchetto degenere! Potrai indicarci il nome con cui vuoi essere presentatx, scrivere un testo per descriverti e scegliere la musica che preferisci per sfilare! Sarà disponibile un gazebo per cambiarsi/agghindarsi. Se li hai, porta vestiti per le altre befane.

Inauguriamo il nuovo anno insieme all’insegna dell’antifascismo

La befana antifa viene di notte, attacchinaggio e bombolette,
Il rotolino sempre in mano, con la colla a tutto spiano.
Se sei un antifascista, non temere la sua vista.
Se invece sei un fascista, sarai il primo della lista,
con o senza scarpe rotte, ti darà un sacco di botte.

 

Due parole sulla tettoia nervi

Questi giovedì, visto il freddo e l’umidità, abbiamo pensato avesse senso occupare la tettoia nervi. Due parole quindi su questa sedicente “piazza pubblica” sono d’obbligo. Di seguito un’intervento portato al mercatino del 7 dicembre.

Prima di tutto grazie a tutte e tuttu di essere qui! ❤️ Avremmo voluto allestire questa iniziativa al parchetto come da invito, ma visto il freddo e l’umidità, per una scelta puramente strumentale, abbiamo pensato avesse senso occupare nuovamente la tettoia!

A chiamare questi giovedì, lo ricordiamo, è un pugno di banchettare e banchettari scalmanati, forti di un desiderio sentito e trasversale, che crede ancora nella possibilità generativa delle comunità, ad una bolognina meticcia, anticapitalista, resistente, solidale, antifascista, antisessista e antirazzista. Senzapatria che pretendono suolo pubblico senza pagare, e rivendicano spazio per sperimentare relazioni libere da logiche di assoggettamento e mercificazione. Perditempo che intendono creare ponti tra persone, esperienze, culture e realtà, tra l’altro appennino e l’altra città.

Malfattrici e malfattori, abusivi e abusive, felici di ledere con la loro presenza sgradita il prestigio istituzionale di questo gioiello urbano chiamato “Piazza Lucio Dalla”.

Sicuramente folli. Perché in questa normalità al contrario, l’anomalia è la nostra libertà solidale e resistente, non una sedicente “casa di quartiere” come quella allestita nei locali qui sotto, che affitta i suoi spazi a 150 euro + iva per quattro ore, e a 600 euro + iva per una giornata di sette/otto ore (dalle 10 alle 17!). Un progetto, la Casa di Quartiere Navile di TASCA studio, che ha vinto di recente, insieme alla Tettoia, il premio dell’Istituto Nazionale di Architettura della Regione Emilia-Romagna, sezione Riqualificazione-Rigenerazione 2023.

È evidente che il quartiere a cui si riferiscono loro, non è il quartiere da cui veniamo e a cui ci rivolgiamo noi.

Pensiamo che a fronte di un contesto del genere, non è solo giusto ma è complice non riprenderesi voce e spazio!

La maschera di questa sedicente “piazza pubblica” da oltre 4 milioni di euro, vetrina dell’amministrazione più ipocrita di sempre, si sgretola da sola, lo abbiamo visto: una piazza messa a bando, privatizzata, mercificata, gestita secondo il peggior clientelismo, come da tradizione.

Non dimentichiamo che Piazza Lucio Dalla si inserisce in quel processo di “riqualificazione” che ci ha strappato più di uno spazio, che mentre sostituisce la composizione sociale del quartiere e recupera quanto può essere considerato accettabile, isola, marginalizza e separa quanto rimane di irrecuperabile, indomabile e indecoroso, liquidandolo come “problema di ordine pubblico”.

Un’operazione che negli anni ha trasformato un quartiere popolare in un centro amministrativo e ricreativo dedicato alla Bologna che conta e che fa girare i soldi.

La millantata inclusività di questa tettoia si infrange sulla fontana che sparisce con la fine delle rassegne istituzionali, perché – com’è stato risposto ad una compagna – l’acqua è pubblica ma la fontana… è privata! Si infrange sul prezzo per l’accesso al mercatino delle pulci organizzato dal Comune ogni prima domenica del mese, che, ci dicono, da 15 euro è passato a 30 euro per ux privatx cittadinx, mentre i posti gratuiti a disposizione di minori e associazioni sono stati ridotti.

Non moltx sanno che questa sedicente “piazza” fu realizzata col mezzo milione di euro pagato dall’allora The Student Hotel al Comune, in cambio della sopraelevazione di un piano. Secondo i regolamenti urbanistici cittadini, in cambio di un aumento di cubatura The Student Hotel avrebbe dovuto mettere a disposizione più verde. Si preferì invece «monetizzare» la deroga, e con quei soldi terminare la pensilina Nervi. Per costruire The Student Hotel, lo ricordiamo, fu sgomberata con violenza un’occupazione abitativa di oltre ottanta famiglie. Questa pseudo-piazza si erge sulle macerie di quello sgombero e non solo.

Il Ministero della Cultura ha stanziato 1,2 milioni di euro per sostenere il cartello di eventi e l’operazione di maquillage istituzionale sotto questa tettoia, e riscrivere la storia di questo quartiere.

Una storia fatta di speculazione, sfratti, continua sottrazione di spazi, furto di pratiche e contro-culture da restituire in forma edulcorata, digeribile, commerciabile, amputata delle parti intrinsecamente ribelli e conflittuali. Una storia fatta di resistenza, solidarietà, antifascismo, che vediamo sempre più saccheggiata e annichilita.

Vediamo ogni giorno le strade sempre più militarizzate, oggetto di blitz e rastrellamenti da parte delle forze dell’ordine, operazioni che si abbattono sistematicamente su fasce di popolazione già marginalizzate e razzializzate.

Un’irregimentazione securitaria e un culto della legalità che riproduce discriminazioni di genere, classe e cittadinanza, esasperando contemporaneamente processi di isolamento, diffidenza e desolidarizzazione nei quartieri.

La tettoia nervi si inserisce a pieno titolo in questo processo.

E’ importante ricordare come questa fantastica pensilina “smart” sia anche equipaggiata con un sistema di videosorveglianza integrato che copre tutta l’area, collegato alla polizia locale. Si dirà “ma tanto le telecamere sono dappertutto”, cosa che può essere anche vera ma non sposta affatto il problema, anzi, ne evidenzia ancora di più il carattere pervasivo, posto che il software di gestione video sotto la tettoia non è esattamente sovrapponibile a molte delle telecamere in strada.

É questa la città che non vogliamo. Non vogliamo piazze con guardie e telecamere.

Siamo l’eccedenza che non si rassegna!