13 EDIZIONI, 12 MESI SENZA CHIEDERE PERMESSO

13 edizioni, 12 mesi di autogestione e riappropriazione! Ad un anno di distanza, si riparte!

Ci vediamo giovedi 7 novembre sotto la Tettoia Nervi:

Dalle 17:00 allestimento del mercatino, birrette, vin brulè benefit prigionierx, caldarroste e microfono aperto!

Dalle 19:30 chiacchiera sulla deriva securitaria in cittá: come difenderci, individualmente e collettivamente, dagli abusi sempre piu legittimati delle forze dell’ordine e da un contesto di repressione e controllo sociale sempre piu esteso?

A seguire cena benefit per sostenere unx compagnx che non è rimastx indifferente davanti ad un fermo di polizia per la strada e ora subisce gli effetti della repressione, con importanti spese legali da sostenere.

Alle 21:00 da Saronno FASS BADDA ANTIFA RAP

Never forget what you are and where you come from


Abbiamo cominciato quest’avventura a novembre dell’anno scorso, presentando un fumetto di Elena Mistrello* su un’esperienza di viaggio in Cisgiordania, contestando il deserto chiamato sicurezza che stanno facendo in città, il razzismo e la violenza di stato. Ad oltre un anno da quei giorni, in Palestina il genocidio continua, tra massacri, abusi, deprivazioni e violenze, senza soluzione di continuità, mentre su tutto il piano internazionale lo stato di guerra si intensifica per mano di stati ed economie assassine. La fortezza Europa serra sempre più i suoi confini esternalizzando le sue frontiere, finanziando tecnologie di sorveglianza via via più affilate e stringendo accordi per creare campi e prigioni in paesi non europei e/o di transito, mentre a livello locale aumenta lo sfruttamento, il disciplinamento e il controllo sociale (vedi il DDL 1660)*. Una realtà che si nutre di politiche razziste, proibizioniste e repressive, e che si traduce negli abusi sempre più legittimati delle forze dell’ordine, con retate nei quartieri, fermi razzisti per le strade, espulsioni, privazione della libertà e carcere.

Un attacco che ha trovato nuovo vigore a Bologna con l’asse Lepore-Piantedosi inaugurato a gennaio 2023, tra interventi ad alto impatto nei quartieri e chiusure di attivitá non idonee alla cittá vetrina per mano del questore, fino alla recente ordinanza del prefetto che vieta l’accessibilitá ad alcune zone della cittá per chi venga valutato assumere “comportamenti incompatibili con la vocazione e l’ordinaria destinazione delle aree stesse” o “ostacoli alla libera e piena fruibilità de parte dei cittadini, ingenerando una percezione di pericolo e di insicurezza.” Ordinanza che si traduce nel “divieto di stazionare” sulla scalinata del Pincio davanti all’autostazione, in piazza XX Settembre, in galleria 2 Agosto, in via Boldrini, in via Gramsci, in via Amendola e in piazza Medaglie d’oro. Il provvedimento è volto a colpire persone già denunciate per reati di spaccio, danneggiamento o contro la persona commessi negli stessi luoghi, e per tutte quelle persone che saranno valutate, da guardie e divise, avere comportamenti “aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti”. “Valutazioni” iper discrezionali e arbitrarie, che armano ancora di piu il senso di impunitá delle forze dell’ordine. E’ coinvolta dall’ordinanza anche la Bolognina: oggetto della misura saranno anche le zone dietro alla stazione, via de’ Carracci, via Fioravanti, via Matteotti, via Ferrarese, via Bolognese, via Nicolò Dall’Arca e le corti degli immobili Acer. Un culto della legalitá, della sicurezza e del decoro che continuerá ad esasperare discriminazioni di genere, classe, cittadinanza, e che ha aperto la strada a ronde fasciste, a presidi dell’estrema destra in Bolognina e a cortei xenofobi “contro l’immigrazione incontrollata” in cittá.
Nessuno intende negare i problemi che un quartiere popolare come la Bolognina si porta dietro, ma non possiamo permettere che proprio i responsabili di questo deserto ci speculino sopra alimentando retoriche razziste per ripulire il quartiere. Sotto attacco non è solo la Bolognina, ma la stessa solidarietá.

Per questo non intendiamo lasciare solx chi ha scelto di non rimanere indifferente: la cena di questo mercatino sará benefit per unx compagnx che è intervenutx per mediare un fermo di polizia per la strada e ora subisce gli effetti della repressione, con importanti spese legali da sostenere. Invitiamo tutte e tutti alla solidarietá e a prenderci un momento per ragionare insieme su quanto sta avvenendo in cittá, come difenderci, individualmente e collettivamente, da questa deriva.

 

Note:
*(proprio in questi giorni sono stati diffusi alcuni appunti illustrati da Elena Mistrello sul DDL 1660 che linkiamo qui https://boccaccio.noblogs.org/files/2024/10/Deliri-Di-Legge-1660_Elena-Mistrello.pdf)

Terzo appuntamento della rassegna “SENZA CHIEDERE PERMESSO”

Giovedì 4 gennaio 2024 SENZA CHIEDERE PERMESSO al Mercatino autogestito del riuso e della autoproduzioni in Bolognina:

Dalle 17 allestimento del mercatino, vi aspettiamo con le vostre creazioni e i vostri banchetti!

Alle 18:00 aggiornamento dal Parco Don Bosco e dalle Scuole Besta in lotta.

Alle 18:30 FREE ALL ANTIFAS: Presentazione del corteo nazionale antifascista a Milano del 13 gennaio + aggiornamenti sulla repressione delle antifasciste e degli antifascisti coinvolti nei fatti di Budapest

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Dalle 19:30 Marina Girardi presenta il LUNARIO DELLE TANE 2024, intonando canzoni lunatiche uscite dal bosco.

Alle 20:30 SFILATA delle befane ANTIFA degenere.

Cena a cura del Coordinamento Antirazzista.

A seguire musica con Dj Abdi!

Birrette, leccornie e vin brulé benefit!

Inauguriamo il nuovo anno insieme all’insegna dell’antifascismo

Se vuoi esporre porta luci, prolunghe, tavolo, gazebo e cosa vorresti trovare. Se hai sedie in più sono benvenute. Se hai teli, tappeti o cose utili per arricchire l’area bimbi, portali! Se hai idee scrivi o passa a trovarci!

La bolognina a cui ci rivolgiamo è anticapitalista, antisessista, antirazzista e antifascista.


Qui un’intervista su Radio città Fujiko ad una compagna sulla condizione di Ilaria, reclusa in carcere in Ungheria da dieci mesi.

Qui un’intervista su Radio Ondarossa ad un compagno a Milano.

Qui un’intervista su Radio Onda d’Urto a Eugenio Losco, legale di Ilaria e Gabriele.

Di seguito la chiamata antifascista del 13 gennaio a Milano.

CALL FOR BEFANE ANTIFA DEGENERE


🧹 CALL FOR BEFANE ANTIFA DEGENERE 🧹

Il mercatino di giovedì 4 gennaio si avvicina ed il programma è in arrivo, intanto non perdiamo tempo e lanciamo questa imprevedibile sfilata!

❤️🔥 NON LA SOLITA BEFANA! 🔥🖤

Non tuttx sanno che nel 1928 i fascisti si impossessarono della festività della Befana. Nel 1929 per contrastare la Befana fascista nacque la Befana rossa, un’occasione per celebrare quell’alterità sociale che si fa carico delle promesse e dei sogni collettivi.

Il 4 gennaio invitiamo perciò tuttx le befane e i befani antifascistx e dissidentx, grandi e piccinx, al mercatino: le befane si preparano! Vi invitiamo a sfoggiare i vostri migliori outfit per la sfilata più sfacciata e partigiana della storia!

Un’improbabile giuria voterà il miglior vestito! La befana più degenere vincerà una calza gigante!

Come funziona?

Durante il mercatino vieni ad iscriverti al banchetto degenere! Potrai indicarci il nome con cui vuoi essere presentatx, scrivere un testo per descriverti e scegliere la musica che preferisci per sfilare! Sarà disponibile un gazebo per cambiarsi/agghindarsi. Se li hai, porta vestiti per le altre befane.

Inauguriamo il nuovo anno insieme all’insegna dell’antifascismo

La befana antifa viene di notte, attacchinaggio e bombolette,
Il rotolino sempre in mano, con la colla a tutto spiano.
Se sei un antifascista, non temere la sua vista.
Se invece sei un fascista, sarai il primo della lista,
con o senza scarpe rotte, ti darà un sacco di botte.